Interfonici: spazi calmi in sicurezza per la Nuvola Lavazza

Sostel ha fornito in collaborazione con Elettromeccanica Galli Spa, di Erba (CO), un sistema interfonico Zenitel Pulse per la gestione delle comunicazioni di emergenza negli spazi calmi del Palazzo Uffici presso l’Headquarter della Nuvola Lavazza a Torino.

Immagine Nuvola Lavazza: ®AndreaMartiradonna

La partnership tra Sostel e EMG

Sostel ha fornito attraverso la collaborazione con Elettromeccanica Italo Galli Spa (EMG), azienda del gruppo Eiffage specializzata nel settore delle installazioni, un sistema interfonico Vingtor-Stentofon Pulse al servizio dell’edificio E1 (Palazzo Uffici) del complesso Nuvola Lavazza a Torino.

Stefano Gnecchi, Project Manager per EMG ha descritto come il sistema interfonico proposto da Sostel e la proficua collaborazione con il reparto tecnico abbiano permesso di rispondere positivamente alle esigenze progettuali relative alla gestione delle comunicazioni di emergenza negli spazi calmi dell’edificio.

Nell’ambito del progetto Nuvola Lavazza, l’intervento di EMG si è sviluppato tra il 2015 e il 2017 e ha riguardato tutti gli impianti elettrici e speciali del sito Headquarter Lavazza, edifici E1 (palazzo uffici), E5 (spazio eventi e ristoranti), E3 (museo) piazza e parcheggio pubblico. In particolare, per la realizzazione dell’impianto interfonico destinato agli spazi calmi del Palazzo Uffici ci siamo avvalsi della collaborazione di Sostel”.

Esigenze progettuali: spazi calmi e gestione delle emergenze

L’impianto è costituito da 18 postazioni interfoniche Vingtor-Stentofon Turbine antivandalo a parete, ognuna delle quali è stata installata secondo le specifiche progettuali e le necessità relative alla sicurezza dell’edificio messe in evidenza dai Vigili del Fuoco, all’interno degli spazi calmi presenti sulle scale dell’edificio E1.

Secondo quanto previsto a livello progettuale” prosegue Gnecchi “l’impianto interfonico è stato realizzato per consentire a soggetti in difficoltà, in caso di emergenza, di potersi mettere in contatto con il personale addetto alla sicurezza presente nella control room al piano terra dell'edificio E1”.

Il concetto di “spazio calmo” è stato introdotto nella normativa italiana dal D.M. 9 aprile 1994 (Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la costruzione e l’esercizio delle attività ricettive turistico alberghiere). La suddetta norma definisce lo spazio calmo come “Luogo sicuro statico contiguo e comunicante con una via di esodo verticale od in essa inserito; tale spazio non deve costituire intralcio alla fruibilità delle vie di esodo e deve avere caratteristiche tali da garantire la permanenza di persone con ridotte o impedite capacità motorie in attesa dei soccorsi”. Si tratta in pratica di un ambiente realizzato affinché le persone con difficoltà motorie possano attendere in sicurezza i soccorritori in tutte quelle situazioni di emergenza (ad esempio in caso di incendio) in cui si possa presentare la necessità di evacuare l’edificio. Tali spazi possono chiaramente essere utilizzati in caso di necessità da tutte le persone presenti all’interno dell’edificio nel momento in cui le vie di uscita risultassero poco sicure o inaccessibili. Secondo la normativa vigente, lo spazio calmo deve avere alcune caratteristiche fondamentali: deve essere facilmente riconoscibile (tramite apposita segnaletica); posto in prossimità o all’interno di una via d’esodo verticale principale (es. scala antincendio); deve garantire una permanenza sicura e confortevole e disporre di spazi adeguati anche per persone in sedia a rotelle; deve infine essere dotato, ai sensi del D.M. del 3/08/2015 (Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi, ai sensi dell’art.15 del decreto legislativo 8 marzo 2006) di “un sistema di comunicazione bidirezionale per permettere agli occupanti di segnalare la loro presenza e richiedere assistenza”.

“Oltre alle postazioni interfoniche fornite da Sostel, gli spazi calmi del Palazzo Uffici della Nuvola Lavazza sono stati dotati di telecamere.”  ha aggiunto Gnecchi “In questo modo l'operatore presente in control room ha la possibilità di mettersi in contatto con le persone in difficoltà, dialogare con loro attraverso l’interfono, e contemporaneamente può vederle attraverso i monitor di servizio. Questo gli consente di gestire al meglio la comunicazione e le operazioni di soccorso o evacuazione in caso di emergenza”.

Caratteristiche tecniche dell’impianto

L’impianto interfonico realizzato da EMG con il supporto di Sostel si compone di vari elementi. Oltre alle già citate postazioni interfoniche IP di chiamata – complessivamente 18 stazioni Turbine, complete di altoparlanti e microfoni – che consentono la comunicazione bidirezionale tra spazi calmi e control room dell’edificio, l’impianto include una stazione IP da tavolo VoIP Master Desktop, installata nel locale control room.

I singoli dispositivi sono interconnessi tra loro in rete, sfruttando una VLAN dedicata. Tutte le apparecchiature sono digitali IP, con alimentazione PoE, e utilizzano come supporto di comunicazione la rete Ethernet del complesso. Ogni apparecchio interfonico per chiamate di emergenza costituisce un terminale autonomo che si collega alla LAN direttamente per mezzo del connettore RJ45 presente sulla scheda del terminale. Sulla LAN viaggiano, sotto forma numerica, le immagini, i suoni e i dati di gestione.

In merito ai dispositivi proposti da Sostel, Gnecchi ha evidenziato: “Le stazioni interfoniche installate, di tipo antivandalo, sono  dotate di frontale in acciaio e grado di protezione IP66 IK10. Sono state scelte in quanto ritenute funzionalmente ed esteticamente valide da parte di architetti e Direzione Lavori”. Per quanto riguarda infine il rapporto di collaborazione tra le due aziende durante la gestione del progetto, ha concluso: “Le iniziali criticità legate all’impostazione dell’impianto sono state risolte positivamente in corso d’opera grazie al costante supporto da parte del servizio tecnico di Sostel, che, in contatto diretto con la casa madre, ha suggerito le soluzioni più idonee per un corretto e più semplice funzionamento di tutte le stazioni”.

La Nuvola Lavazza

Inaugurata il 12 aprile 2018, la Nuvola Lavazza è un complesso di oltre 30 mila metri quadrati firmato dall’architetto Cino Zucchi. Il progetto recupera e valorizza un’area industriale dismessa nel quartiere Aurora di Torino ed è stato sviluppato ispirandosi ai principi di sostenibilità, risparmio energetico e tutela dell’ambiente. Il nuovo Headquarter Lavazza, che con le sue forme armoniche richiama il profilo di una grande nube, dà il nome all’intero complesso - la “Nuvola” appunto - che include anche un ristorante, un museo interattivo dedicato al caffè e alla storia dell’azienda, uno spazio eventi, un bistrot e la sede dello IAAD (Istituto di Arte Applicata e Design). All’interno dell’area si trova inoltre un sito archeologico con i resti di una basilica paleocristiana del IV-V secolo d.C., portati alla luce nel 2014 durante i lavori di costruzione del complesso. Al centro della Nuvola sorge una piazza aperta alla città, dotata di un’area verde e di un parcheggio pubblico a disposizione della cittadinanza.

Immagine Nuvola Lavazza: ®AndreaMartiradonna

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